mercoledì 20 gennaio 2010

stasera per la prima volta dopo 10mesi,ali si è addormentata senza tetta,e non perchè io gliel'abbia rifiutata.mi è dispiaciuto...sarà più difficile per me che per lei smettere di allettarla mi sa....nicoletta

sabato 12 settembre 2009

bellissima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


promozione a tutela dell'allattamento al seno

ciao a tutte...sono sara e girando su internet ho trovato alcune cose interessanti, lepubblico sperando che incontrino anche il vostro interesse!

Circolare n. 16 del 24 ottobre 2000 del Ministero della Sanità pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale N. 263 del 10 Novembre 2000
Il recente provvedimento dell'Autorità garante per la concorrenza ed il mercato ("Latte artificiale per neonati" n. 8087 del 2 marzo 2000), ha evidenziato dei meccanismi realizzati da alcune aziende produttrici di latti artificiali in occasione delle forniture ai reparti di maternità di ospedali e cliniche.
Come noto, il settore dei sostituti del latte materno è disciplinato dal decreto ministeriale 6 aprile 1994, n. 500, che fissa i requisiti di produzione, etichettatura e commercializzazione degli stessi, in attuazione della direttiva n. 91/321 dell'Unione europea.
La prioritaria esigenza di promuovere l'allattamento al seno ha indotto a definire alcune specifiche disposizioni normative (articoli 6, 7 e 8 del sopracitato decreto) volte a tutelare tale pratica e ad impedire che attraverso qualunque forma di promozione commerciale la mamma possa essere dissuasa dall'allattare al seno il proprio bambino.
Premesso quanto sopra, si invitano codesti assessorati a vigilare affinché non si verifichino situazioni che in qualunque momento possano interferire negativamente sull'allattamento al seno, adoperandosi affinché:
i reparti di maternità favoriscano l'adozione e la prosecuzione dell'allattamento al seno, attuando i più efficaci modelli organizzativi proposti al riguardo;
vengano acquisite in condizioni di correttezza, trasparenza, e al pari delle altre forniture di beni necessari, le quantità di sostituti del latte materno strettamente necessarie, da commisurare sulla media dei neonati che non possono essere allattati al seno;
al momento della dimissione non vengano forniti in omaggio prodotti o materiale in grado di interferire in qualunque modo con l'allattamento al seno. Le stesse lettere di dimissioni per i neonati non devono prevedere uno spazio predefinito per la prescrizione del sostituto del latte materno equiparandolo ad una prescrizione obbligatoria;
eventuali donazioni di materiali e attrezzature, da parte di aziende produttrici a strutture sanitarie avvengano nel rispetto dell'art. 8 del decreto ministeriale n. 500/1994 e non siano in alcun modo legate alla prescrizione di sostituti.
Per verificare la situazione nazionale sull'incidenza dell'allattamento al seno al momento della dimissione, si invitano codesti assessorati a realizzare un apposito monitoraggio presso i reparti di maternità e a trasmettere i dati a questo Ministero
Si ringrazia per la collaborazione.
Roma, 24 ottobre 2000
Il Ministro: Veronesi

giovedì 3 settembre 2009

libere di allattare

su donna e mamma ho visto che a varese un gruppo di mamme si è riunita in piazza per manifestare il diritto di poter allattare alla luce del sole senza vergogna...sarebbe bello poter organizzare una cosa simile non credete?allattare è bello, gratificante e nessuno dovrebbe permettersi di additarci se lo facciamo in luoghi pubblici!Sara

mercoledì 5 agosto 2009

nanna

ho trovato questo articolo, ma anche altri molto interessanti sul sito pampers.it
mi piaceva condividerlo con voi ance se forse lo avete già letto!
Perché i bambini non rispettano gli orari?
Da un istante all’altro, la mamma in attesa si trova all’improvviso fra le braccia un fagottino vivo e vegeto, e soprattutto reale, molto diverso da quel bambino che aveva immaginato nei lunghi mesi dell’attesa. Anche per le mamme più esperte, il nuovo piccino che viene al mondo è sempre una grande incognita, un’assoluta novità che bisogna imparare a conoscere e capire.Le descrizioni che la nostra cultura fa dei neonati non aiutano certo in questo compito di passare dalla fantasia alla realtà. Il bambino “normale” rappresentato in televisione, nelle pubblicità, sulle riviste e sui manuali di puericultura, troppo spesso è terribilmente irreale. È un bambino che mangia una ben determinata quantità di latte a orari regolari e ben distanziati fra loro; dorme regolarmente la notte, ben presto senza risvegli notturni, e fa anche i suoi bravi sonnellini diurni; se ne sta buono nel passeggino o nel seggiolino dell’auto, o tranquillo nella sua culla a gorgheggiare, sorridendo alla mamma quando si affaccia, ma senza pretendere di essere subito preso in braccio; e quando è più grande, si fa imboccare con entusiasmo e va sereno all’asilo nido senza versare una lacrima.La mamma ben presto deve confrontarsi con la dura realtà: i bambini non solo nascono senza libretto delle istruzioni, ma non lo hanno nemmeno mai letto. Il bambino reale è un individuo ben determinato, con le sue peculiarità, le sue passioni e le sue avversioni; si sveglia a orari imprevedibili, vuole poppare almeno il doppio delle volte che il senso comune suggerisce, si sveglia regolarmente più volte a notte, e soprattutto ha l’”insano” desiderio di stare sempre e comunque con la sua mamma, possibilmente in braccio. Che ci sia qualcosa di sbagliato nel bambino, che abbiano sbagliato qualcosa i loro genitori?Nulla di tutto questo; è l’immagine che la nostra cultura ci offre ad essere molto poco realistica. I bambini sono effettivamente così: piccoli, dipendenti, imprevedibili, costantemente bisognosi di cure, attenzioni, latte, contatto. Fa parte della natura umana. E se per un momento ci fermiamo a riflettere con onestà sulla nostra natura di individui adulti, ci possiamo rapidamente rendere conto che spesso si pretende da bambini piccolissimi ciò che mai si chiederebbe a noi. Infatti noi “grandi” non dormiamo sempre tutta la notte (spesso ci svegliamo e beviamo un sorso d’acqua e magari ci riaddormentiamo abbracciati a una persona cara); così come non mangiamo a intervalli regolari e solo sei volte al giorno (se si conta ogni bicchiere d’acqua, caramella, caffè o spuntino), né siamo sempre di buon umore e sereni, anche quando le cose non vanno come noi vorremmo; e allora, ricordiamoci che anche i bambini sono delle piccole persone con i loro bisogni e i loro ritmi, e che cresceranno anche loro, certo, ma hanno bisogno di molto tempo e di gradualità. E se ci pensiamo un attimo, è proprio questa loro diversità dallo standard, questa loro unicità che li rende preziosi.

SLURP


BUONO IL LATTE DI MAMMA

giovedì 23 luglio 2009